Che cos’è la felicità e da cosa dipende

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In un periodo sociale di grande incertezza, nel quale ci troviamo a dover supportare molti amici o ex colleghi senza lavoro e in cui si fatica ad essere motivati… come si può fare a vivere con felicità, speranza e soprattutto con un atteggiamento positivo?

Perché diciamocelo, quando tutto va bene è facile essere felici e motivati, mentre quando gira male è molto più complesso e sembra di avere una zavorra sulle spalle che ci abbatte fisicamente e moralmente.

Molti studi hanno recentemente dimostrato che la felicità e la motivazione di una persona non dipendono soltanto da fattori oggettivi (reddito, successo sociale, salute) quanto soprattutto da un atteggiamento mentale positivo.

Sembra quindi confermato il pensiero di Aristotele che già nella Grecia Antica diceva che “i soldi non fanno la felicità”..

Anche il paradosso di Easterlin (negli anni ’70)  ha evidenziato, a conferma di quanto detto, che il reddito non giustifica sufficientemente il benessere di un individuo e da ultimo,  il recente saggio di A. Weiss e T.C. Bates “Happiness is a Personal(ity) thing” (2008) individua addirittura alcuni fattori determinanti la nostra felicità.

Secondo i due autori la felicità è determinata per il 50% da fattori genetici e modelli condizionanti familiari, solo per una piccolissima parte (circa 8%) da fattori materiali (finanze, status, potere) e per il resto dall’atteggiamento mentale dell’individuo.

happinessAppare quindi ampiamente confermato come la felicità non sia qualcosa da vincere o conquistare, bensì da cercare dentro di noi e continuare a generare giornalmente.

Il nostro cervello ci supporta in questo (se non facciamo resistenza), mantenendo sempre attive le centraline del piacere e della gratificazione, e producendo ormoni come la serotonina.

Quali sono le convinzioni che ci portano a opporre resistenza?

  1. La felicità non dipende da noi, è un fattore che arriva dall’esterno”: come già detto, non sono fattori materiali a renderci felici, ma le condizioni noi che poniamo alla felicità a renderci insoddisfatti.
  2. Essere felici è da sciocchi: può succedere che la felicità sia scambiata per superficialità. C’è anche il detto “il riso abbonda sulla bocca degli stolti” che riassume questa convinzione evidenziando che piuttosto l’unico modo di essere profondi sia essere tristi e malinconici.
  3. La felicità è fenomeno raro: alcune persone sono convinte che come gli amici veri si possono contare sulle dita di una mano, così la felicità corrisponde a rarissimi eventi della vita (nascita di un figlio, matrimonio, un’offerta lavorativa gratificante, ecc..) e non nelle piccole cose quotidiane.
  4. Essere felici porta sfortuna: Altra convinzione che deriva da fattori culturali porta a pensare che “chi ride il venerdì, piange per tre dì..”. E’ un fattore scaramantico culturale secondo cui meglio non essere troppo felici perché la sfortuna potrebbe essere dietro l’angolo..
  5. Non è giusto essere felici: con tutte le persone che soffrono, come si fa ad essere felici? E’ quasi una questione di tipo morale secondo cui essere felici è la manifestazione di una mancanza di rispetto nei confronti del dolore o delle difficoltà.

Ecco allora qualche spunto per apprendere la felicità:

consapevolezza

Consapevolezza: si può iniziare a cambiare solo se si ha la consapevolezza che qualcosa di noi non va bene o non ci piace;

 

proattivita

Proattività: inutile aspettare che qualcosa cambi…il primo passo è mettere in atto azioni ben precise per fare accadere qualcosa;

assertiveness

Scelte linguistiche: iniziamo anche a scegliere le parole che utilizziamo diminuendo le parole negative e scegliendo solo quelle positive;positive

Bilancio positivo di fine giornata: abituiamoci a chiederci, alla fine di ogni giornata, cosa ci è successo di positivo e impariamo a viverlo con gratitudine, anche per le più piccole cose.

 friends

Amici: le nostre frequentazioni possono condizionare il nostro stato d’animo. Scegliamo persone felici che sappiano farci ridere e allontaniamoci da quelle negative..

 

Alla prossima amici…LE COSE BELLE ACCADONO A CHI SORRIDE!